lunedì 27 giugno 2016

Theda Bara

Theda Bara, viene considerata una delle più grandi attrici del cinema muto, nonché la prima, originale ed inimitabile “vamp”
I suoi personaggi femminili seduttori, pericolosi, moralmente discutibili, sono entrati di diritto nella storia.
Agli occhi dei contemporanei, un'attrice come Theda Bara potrebbe essere facilmente e superficialmente catalogata come “poco attraente”, o addirittura “brutta”.


Nelle foto che la ritraggono possiamo notare come l'idea di bellezza nel passato, fosse molto più legata al fascino, piuttosto che alla perfezione estetica.
Theda Bara aveva un naso poco grazioso, era piccoletta, vagamente strabica e non particolarmente slanciata.
Un fisico come il suo al giorno d'oggi, verrebbe bollato come non armonioso e tonico.
Ho sempre trovato quest'attrice leggendaria, i cui film sono andati quasi totalmente perduti a causa di un incendio avvenuto nel 1937 all'interno di un magazzino di proprietà della Fox Film corporation, che mandò in fumo piu di 40000 rulli di pellicola, un soggetto interessante, curioso, in grado di catalizzare l' attenzione.
Solo quattro film e pochi spezzoni sono sopravvissuti, regalandoci la possibilità di capire come mai, venisse idolatrata dal pubblico.
Incuriosita ed affascinata dalle foto che ritraggono questa leggendaria attrice, foto ricche di suggestioni dark, dominate dallo sguardo serio, bistrato di nero della diva, e dalla sua piccola bocca stretta in un bocciolo scuro ed imbronciato, ho deciso di guardare uno dei film superstiti che la vedono protagonista.
Quando “A fool there was” film del 1915 è terminato, ho finalmente capito l'essenza di Theda Bara, del suo essere una figura tanto amata e mitica.



A fool there was è un film dalla trama semplicissima, che racconta di un ricco uomo d'affari felicemente sposato e padre di una deliziosa bimba dai boccoli biondi, che viene sedotto e portato alla rovina dalla “vamp”, impersonata per l'appunto da Theda Bara.


(Mi sono innamorata di questo vestito...)

La donna, usando le proprie grazie, e lasciando sottintendere di essere molto abile nell' arte di stregare un uomo dentro e fuori dalle lenzuola passa di maschio in maschio corrompendoli tutti, sino a renderli schiavi, ed incapaci di staccarsi o avere una volontà propria.
Assistiamo dunque alla lenta ed inesorabile discesa agli inferi della vittima, che nel corso del film sprofonda sempre di più nell'abisso della degradazione e del peccato consumandosi letteralmente, sino a mutarsi in un vecchio canuto privo di forze, determinazione e denaro.
All'interno di questa trama alquanto piatta, Theda Bara risplende grazie ad un'interpretazione magica.
La sua presenza scenica è monumentale, impossibile non restare colpiti.
Ogni gesto, sguardo, espressione, sprigiona puro fascino.
Dopo un secolo ancora risplende, catturando l'immaginario dello spettatore in un vortice dark, ammaliante, incredibilmente attraente.


(Una delle più celebri immagini dell'attrice)

Una figura senza tempo insomma, sopravvissuta alla distruzione e all'oblio grazie ad un carisma speciale, assai più forte di incendi, decenni, modelli estetici.









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